OMICIDIO OMOFOBICO. ARCIGAY RIMINI: Sentenza importantissima, mentre il parlamento italiano tentenna vigliaccamente sui diritti

A T T E N Z I O N E : questo articolo è stato scritto 10 anni fa! Leggilo tenendo conto che potrebbero esserci aggiornamenti in merito...
Ancora una volta la magistratura riesce a fare quei passi sui diritti che la politica nazionale, paralizzata da veti dettati da moralismi da quattro soldi, non riesce a fare. Le motivazioni della sentenza sull’omicidio compiuto da Zinnanti ai danni del tassista Leonardo Bernabini descrive una dinamica dei fatti inequivocabile descrivibile in sostanza con una sola parola, omofobia, riconosciuta come aggravante in termini di futili e abietti motivi. La sentenza chiarisce così un equivoco sul quale marciano in malafede molti falsi moralisti, che l’omofobia cioè non sia un movente e che bisogna punire solo l’atto. Ma l’omicidio è avvenuto proprio perché l’assassino riteneva, a torto o a ragione, che la vittima fosse omosessuale. Infatti, si legge nelle motivazioni, al Zinnanti era “connaturata una certa ideologica avversione verso chi avesse tendenze omosessuali… Si ritiene che proprio questo abbia contribuito a far scattare la rabbia omicida del giovane”.

Omofobia, un termine usato ancora con enorme imbarazzo da una politica che ancora non si rende conto che la difesa delle minoranze e il riconoscimento dei diritti è ormai la chiave di volta di uno scontro di civiltà: i totalitarismi e le teocrazie da una parte, e i moderni paesi liberali e democratici dall’altra. L’Italia da che parte vuole stare? Dalla parte della Russia di Putin e dell’Uganda, o dalla parte di quasi tutti gli altri paesi europei e di molti altri nel mondo? Perché tutti quei vani dibattiti e odiosi distinguo nel confronti della legge Scalfarotto, arenata al senato e ad altissimo rischio di depotenziamento da parte del fuoco di fila del partito trasversale dei bigotti e degli illiberali autoritari?

Noi di Arcigay “Alan Turing” di Rimini lottiamo per vivere in un Paese dove le libertà costituzionali non siano solo parole, un Paese dove le libertà vengano rese vive da un’attività politica e sociale solida e diffusa. Per questo il 17 maggio, giornata europea contro l’omofobia, abbiamo organizzato una colorata manifestazione che partirà dall’Arco d’Augusto e che in bicicletta si snoderà fino a piazzale Gondar. Parteciperà alla manifestazione il Consigliere regionale Franco Grillini (LibDem), presidente di Gaynet (associazione giornalisti omosessuali) e presidente onorario di Arcigay. Siamo anche onorati di invitare il Sindaco Andrea Gnassi alla nostra manifestazione e percorrere con lui le le nuove piste ciclabili del lungomare.

Marco Tonti, vicepresidente Arcigay “Alan Turing” Rimini

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