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La Voce di Rimini
18/01/2007

Il presidente del Comitato famiglia sui pacs e lezioni gay a scuola “Questo è sovvertimento dei valori”

RIMINI – “Capisco i genitori che non hanno mandato i loro figli all’iniziativa su omosessualità e Pacs”. Chi parla è il presidente regionale del “Comitato per i diritti della famiglia”, Ermes Rigon.

L’eco delle due assemblee organizzate dal liceo classico Giulio Cesare il 10 e 1’11 gennaio, ed anche del corso “Educare al rispetto”, rivolto ai docenti, è arrivato fino a Bologna.

“Siamo di fronte ad un sovvertimento dei valori, e soprattutto dei valori antropologici”, attacca Rigon. “Ed è preoccupante che la scuola non coinvolga la famiglia su scelte di questa portata.” Le famiglie degli studenti del “Giulio Cesare” si sono viste recapitare a casa un volantino molto stringato che annunciava la convocazione dell’assemblea d’istituto. A tema, la proiezione del film “Philadelphia” e un dibattito su “omosessualità oggi”, che ha visto come relatori il presidente provinciale e nazionale dell’Arcigay. Fra l’altro, gli studenti che non hanno partecipato all’assemblea si sono dovuti giustificare per iscritto il giorno dopo. Ermes Rigon va al cuore del problema: “La famiglia deve essere un soggetto che coopera fattivamente alla definizione del percorso formativo del figlio, e non solo una entità da chiamare in causa a proposito dei rapporti “burocratici” da intrattenere con la scuola”. Il “sovvertimento” di cui parla il presidente regionale del Comitato per i dritti della famiglia tocca anche il ruolo dell’istituzione scolastica: “Il compito della scuola è quello di fornire i valori primari per la società e della società, e non gli approfondimenti su alcune realtà che sono delle minoranze assolute.” Ermes Rigon sottolinea che la sua non è una difesa di valori “di parte”: “Non faccio un discorso clericale, ma sostengo che è diventato urgente promuovere e sostenere la valorialità della famiglia in quanto bene sociale, oltreché economico. Senza la promozione della famiglia non ci sarà futuro e questa dovrebbe essere una preoccupazione di tutti, cattolici e laici.” E un tema particolarmente attuale in Emilia Romagna: “Soprattutto nella nostra regione la famiglia sta vivendo grosse difficoltà, è sempre più disgregata, anche perché continua ad essere penalizzata sotto tutti i punti di vista.” Il paradosso è un po’ questo: “E’ la famiglia ad essere diventata una anomalia e non le diversità, che anzi sono sempre più di moda e “promosse” dalle istituzioni pubbliche. Prima di tutto la scuola dovrebbe fare approfondimento sui valori primari, partendo dalla famiglia appunto, e poi, in questo contesto e coinvolgendo i relatori giusti, e non il presidente dell’Arcigay, si possono affrontare anche certe problematiche.”
 

Claudio Monti
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